Val Bognanco

Sui sentieri dei contrabbandieri

L’alta Val Bognanco, incastonata tra la Val Divedro, la Svizzera e la Valle Antrona, è stata, in un recen- te passato, terra di contrabbando... la “Via dei contrabbandieri” ne ricorda i percorsi, spesso densi di pericoli, che collegavano la valle di Bognanco con la Svizzera e, più precisamente, con la Val Vaira o Zwischbergental: gli spalloni scendevano per impervi sentieri fino a Gondo, si caricavano delle bricolle (spesso pesanti 30/40 kg) e ritornavano in Italia sperando di non incappare in qualche ronda della Finanza. In epoca Medievale la Val Vaira era il prolungamento, oltre spartiacque, della Val Bognanco: continue battaglie e scorribande decretarono il passaggio di proprietà alla Federazione Elvetica ma, ancora oggi, diverse località di questa desolata valle, ricca solo di sassi, acqua e pascoli, porta nomi italiani. I rapporti fra vallesani e bognanchesi continuarono, comunque, amichevolmente e per secoli, i ragazzi vallesani espatriavano a Bognanco per lavorare come servitori nelle attività agricole: dagli scritti dell’epoca si evince che molti casari bognanchesi avevano il servitore vallesano.
Durante i due giorni di trekking saremo accompagnati da due valligiani bognanchesi che ci racconte- ranno aneddoti legati ai luoghi che attraverseremo.
Percorso 1° Giorno: dalla Gomba (1.250 m), percorrendo il sentiero D0 (Sentiero Stockalper), si sale all’al- pe San Bernardo (1.630 m) e da qui si raggiunge il Rifugio Gattascosa (1.993 m) per poi salire all’omoni- ma Bocchetta (2.149 m) che ci porta in territorio elvetico; si continua, su evidente sentiero abbastanza pianeggiante, costeggiando alcuni laghetti fino a raggiungere, su un tratto di sentiero poco segnalato, la Bocchetta del Balmino (2.396 m) molto evidente perché è la quota meno elevata del costone roccioso che si ha di fronte. Dalla Bocchetta (molto panoramica) si scende, per sentiero poco segnalato, verso la Piana del Silenzio e si raggiunge in pochi minuti il Rifugio Alpe Laghetto (2.039 m) dove è previsto il per- nottamento (D+ 1.146 m — D– 357 m).
Percorso 2° Giorno: dal Rifugio Alpe Laghetto, si sale al Passo di Campo (2.180 m) per poi raggiungere l'Alpe Campo (1.900 m) su bel sentiero tra i pascoli dell'alta Valle Bognanco; da qui si discende verso l'Alpe Agrosa (1.700 m) sul sentiero, che digrada nel bosco, sulla destra orografica del torrente Bogna; in corrispondenza delle piazzole, utilizzate in passato come deposito dei minerali estratti dalle miniere so- prastanti (1.375 m ca.), si attraversa il torrente su comodo guado e si prosegue sul lato sinistro, fino ad incontrare il sentiero D20 in direzione della frazione di Pizzanco (1.142 m) per poi raggiungere l'Alpe
Gomba (1.250 m) chiudendo così l’anello della Via dei Contrabbandieri (D+ 249 m — D– 1.038 m).
Difficoltà: l’intero percorso non presenta grandi difficoltà a parte la lunghezza (circa 14,0 km) ed il tratto esposto e senza protezioni in corrispondenza Bocchetta del Balmino.
Viaggio: dalla sede CAI di Arsago Seprio, si percorre l’autostrada A26 sino a Gravellona per continuare poi sulla SS 33 fino a Domodossola; proseguendo sulla viabilità ordinaria si prose- gue per Bognanco sino a raggiungere la frazione La Gomba dove si può parcheggiare como- damente.
Pernottamento: è previsto il pernottamento al Rifugio CAI Alpe Laghetto, con trattamento di mezza pensione (cena + pernottamento + colazione). Il costo è concordato in 50,00 EUR/ persona comprensivi del pranzo al sacco per il secondo giorno.

  • Destinazione

    Val Bognanco

  • Difficoltà

    EE

  • Dislivello

    0 m

  • Sviluppo

    0.0 Km

  • Durata

    6.0 Ore


Difficoltà

EE

Dislivello

0 m

Sviluppo

0.0 Km

Durata

6.0 Ore